Il dialogo tra Gesù e Nicodemo, riportato nel Vangelo di Giovanni, ci rivela il cuore misericordioso di Dio. Il Padre ha donato il Figlio per amore del mondo, per redimerlo, per accoglierlo nuovamente tra le sue braccia, come il figlio della parabola, che si era allontanato dalla casa del padre dissipando tutti i suoi beni in una vita di peccato. Il cuore del Padre è sempre aperto verso il mondo e per questo invia il Figlio unigenito affinché il suo sacrificio d’amore lo salvi liberandolo dalle tenebre che lo stringono.
Le vicende odierne creano a volte paure ed ansie, sembra che il peccato dilaghi, che la violenza e l’ingiustizia trionfi, sembra che il mondo sia irreparabilmente perduto e che il Vangelo non sia ascoltato. Ma il Signore ci ricorda che il suo amore è più forte, che la misericordia può vincere la durezza del cuore dell’uomo, la grazia che scaturisce dall’amore di Cristo può trasformare il mondo, ridonando speranza, pace e gioia.
L’anno giubilare che ci accingiamo a vivere ci ricorda proprio questo e ci invita a tornare fiduciosi alla casa della Padre per essere abbracciati da lui e poter vivere la festa stupenda che è stata preparata per coloro che sono perdonati e amati. Nello stesso tempo sarà un anno in cui ritrovare il coraggio della testimonianza e dell’impegno per farci strumento di salvezza per il mondo, che ha bisogno della luce del Vangelo. Sarà un anno di gioia e di misericordia, di pace e di riconciliazione, saremo chiamati a riscoprire il volto misericordioso del Padre e a divenire noi stessi operatori di misericordia, come suoi veri figli.
Questa raccolta di canti vuole essere un contributo per riscoprire la ricchezza inestimabile del Vangelo che rivela il cuore misericordioso del Padre. Oltre alle parti dell’ordinario della Messa la raccolta contiene alcuni canti il cui testo richiama le tematiche dell’Anno della Misericordia. La parabola degli invitati alle nozze ci ricorda l’invito che Dio fa al mondo di partecipare al banchetto dell’amore di Dio, così come le parole di Gesù a Nicodemo, che sottolineano la grandezza dell’amore del Padre. Il giudizio finale, raccontato dal Vangelo di Matteo, ci presenta il mistero della presenza di Gesù tra noi, egli si identifica con ogni povero a cui abbiamo aperto il nostro cuore. L’inno alla “Mater misericordiae” ci ricorda l’intercessione materna della Vergine Maria, mediatrice di grazia e di misericordia, sotto il cui manto possiamo trovare rifugio e conforto e che ci accompagna nella vita di ogni giorno. La “Preghiera semplice” della tradizione francescana ci presenta invece le esigenze della vita cristiana: tutti noi siamo chiamati a farci strumento di misericordia e d’amore per poter vivere la gioia e la pace vera che nascono dall’amore di Dio vissuto concretamente e attivamente a vantaggio dei nostri fratelli.
Possa questo nuovo anno di grazia plasmare il nostro cuore ad immagine di quello di Cristo affinché possiamo annunziare al mondo il canto nuovo d’amore e di gioia che scaturisce dalla Redenzione.
Mons. Marco Frisina
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